Una raccolta di foto e di descrizioni del mondo degli Aracnidi – Gli Aracnidi sono caratterizzati dalla presenza di otto zampe: in queste pagine saranno presi in considerazioni i ragni, gli opilionidi (vedi foto, ordine alfabetico) e gli scorpioni. Siamo in presenza di animali predatori e li troviamo un po’ dappertutto, dalle case d’abitazione agli ambienti d’acqua. Gli scorpioni si annidano sotto i vecchi tronchi marcescenti, così come alcune specie di ragni. Altri ragni si appostano invece tra i fiori aspettando la preda, a volte tessendo ingegnose trappole… Con queste immagini andiamo a scoprirli nel loro ambiente, dalla Bassa Valsesia fino alle praterie dell’Alta Valle…
Foto in alto – Classe Aracnidi: a sinistra l’Argiope, al centro uno scorpione, a destra ragni alla schiusa delle uova
Tra i fiori – La foto a lato mostra il “Ragno a foglia di quercia” (aracnide del genere Aculepeira). Siamo tra i pascoli a circa 1500 metri di altitudine e i fiori attirano gli insetti: appostato nella penombra, il ragno aspetta la sua preda ma, secondo alcune fonti, potrebbe anche accontentarsi del polline che il bombo fa cadere durante la raccolta; in effetti la specie costruisce ragnatele e tane in cui ripararsi, per cui la tecnica della “caccia all’agguato”, tipica dei ragnetti colorati del genere Misumena (vedi foto, ordine alfabetico), potrebbe essere poco proficua. Noti per la loro funzione predatoria, i ragni immobilizzano la vittima iniettandole del veleno ad azione neurotossica, quindi si nutrono delle parti fluide della vittima che il veleno stesso contribuisce a rendere facilmente assimilabili.
Per la riproduzione i ragni costruiscono ooteche: vi sono specie che se ne prendono cura. Appena i ragnetti escono dalle uova (in genere in primavera) stanno ammassati per qualche tempo poi – spesso utilizzando i sottili fili che essi stessi producono – sfruttano il vento e si disperdono. Il processo di crescita in genere si conclude verso la fine dell’estate.
Il discorso sugli scorpioni vedrà un articolo specifico, come pure quello sulle zecche. Anche le fastidiose “succhiasangue” della foto sottostante appartengono infatti alla Classe Aracnidi: vivono a spese degli altri animali. Ne ho scovate persino sui ramarri (vedi link) e infestano anche gli esser umani: si appostano tra l’erba per cui… quando ci si sdraia al suolo per fare le foto ambientate… soprattutto durante la stagione calda conviene mettere un telo tra la pancia e il terreno…
Vedi Catene alimentari, paragrafo “Parassitismo“
L’argomento ARACNIDI è in aggiornamento permanente – In questa pagina, le singole specie sono illustrate in ordine alfabetico. Schede dettagliate portano – attraverso i link dedicati – all’ambiente che i soggetti raffigurati prediligono, alle particolari tecnica di caccia e alle altre informazioni via via raccolte nel corso delle ricerche che – vista l’abbondanza di specie e e i differenti ambienti che caratterizzano la Valsesia – potrebbero diventare infinite…
Aracnidi: immagini e documenti…
La presentazione delle singole specie segue l’ordine alfabetico: nel caso delle specie più comuni si usa in nome in italiano, per le altre la nomenclatura binomiale per genere e specie, in latino. Nel caso di soggetti di difficile identificazione si riporta solo il nome comune o il genere. In effetti per alcune specie – molto simili tra di loro – la catalogazione può essere trovata solo con esami di laboratorio, e non può effettuarsi con la semplice visione di immagini…
I link portano agli articoli in cui le specie sono citate
Aculepeira (Ragno a foglia di quercia)
Argiope (Argiope bruennichi)
Vai a L’Argiope e le Popillie: la predazione
Misumena vatia (Il ragno che cambia colore…)
Ragno crociato (Araneus diadematus)
Continua…
Argomento in sviluppo quasi permanente con pagine in costruzione… –
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