La bella Sesia e il gigante Fenera
Stando alla leggenda, la valle dove ora scorre il fiume Sesia un tempo era un luogo ameno dove le persone vivevano in pace. Sesia era una fanciulla dai lunghi capelli biondi, tanto bella che un giorno il gigante Fenera, figlio di Titano, si innamorò perdutamente di lei. Il suo amore fu subito ricambiato e Fenera, per proteggerla, volle costruire tutt’attorno a quella valle felice una catena di monti e strette vallate. Durante quel titanico lavoro schiacciò però parecchie persone: Giove si adirò pertanto con Sesia che, per amore, aveva permesso l’uccisione della sua gente. “Il tuo sorriso si trasformerà in lacrime perenni”, le disse. Detto e fatto, dalle bianche gote di Sesia sgorgò il fiume che da lei prende il nome.
Il gigante, impazzito per il dolore dovuto alla perdita della sua amata, fu infine trasformato da Giove stesso nel monte Fenera.
Riduzione e adattamento da: “Storie ritrovate”, racconti e leggende del territorio novarese. Raccolta di leggende a cura di Roberto Cicala. Novara, Intenlinea, 1993
Le grotte di Ara
Ara è una frazione del comune di Grignasco. Fa parte del comprensorio del Parco del Fenera, sorge a poco più di 400 mslm e conta circa 200 abitanti. Attraversato il centro abitato, una strada sterrata conduce al “Giardino delle Grotte”. Il cartello di cui si vede uno stralcio nella fotocomposizione è ricco di informazioni: “Il tempo e l’erosione – spiega subito dopo l’introduzione – hanno alterato la morfologia della roccia carsica nel corso dei secoli”. Si legge inoltre che nella breccia ossifera presso le grotte nel 1871 fu rinvenuta una mandibola di rinoceronte “riferibile all’interglaciale Riss-Wurm”. Altri importanti ritrovamenti sono i resti fossili dell’orso delle caverne (Ursus spelaeus) e i manufatti. Tra questi ultimi, una lama in selce attribuile al paleolitico superiore.
Il torrente Magiaiga attraversa il sito e, prima di arrivare al fiume, scorre irruente tra gole profonde: la sua risalita è una avventura da non perdere…
Franco Gray (All’anagrafe: Franco Bertola)
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