Argomento in espansione permanente – Foto e testimonianze sulla presenza degli uccelli che frequentano i parchi pubblici, i coltivi e i giardini
Storia di un salvataggio
Storia di un salvataggio –
La Cinciarella della fotocomposizione in alto fu trovata una gelida mattina d’inverno: era sul terrazzo di casa. Impaurita, si era rannicchiata in un angolo e non aveva più la forza di volare, sembrava spacciata. La circondai del calore della mia mano, senza portarla all’interno dell’abitazione: fuori si era a circa meno dieci, in casa c’erano i canonici 20 gradi e pensai che una così marcata differenza di temperatura non le avrebbe fatto bene. Mentre la scaldavo e Dani scattava le foto, le mostrai la reticella colma di cibo: la bestiola sembrava tranquilla, rassicurata. Del resto le cince sono animali confidenti, abituati alle presenze umane.
Quando sembrò abbastanza rinfrancata e allentai l’abbraccio la cinciarella salì sul dorso della mano guardandosi intorno poi, con calma, si girò verso il bosco da dove era venuta e spiccò il volo.
Sulla fioriera ormai spoglia cince, pettirossi e passeri continuarono a trovare qualcosa da becchettare per tutto il resto dell’inverno.
Vai a Cince, uccelli di parco e di montagna
Cibo per gli uccelli: riflessioni – La foto vogliono porre l’attenzione sugli uccelli che frequentano parchi e giardini nel corso dell’inverno: alcuni sono stanziali, altri arrivano dai boschi o dalle montagne. Dai siti diventati inospitali, molti uccelli compiono brevi migrazioni spostandosi verso ambienti meno avari per trovare qualcosa da becchettare: li vediamo tra i rami in cerca di uova e di larve, o ad approfittare degli ultimi frutti rimasti sugli alberi. A causa del gelo, il cibo è però sempre troppo scarso e – fortunatamente – dal genere umano arrivano dei provvidenziali aiuti alimentari. Aiuti che però possono essere loro sottratti da altri invadenti e poco graditi ospiti…
I problemi complessi richiedono soluzioni semplici. Le pratiche reticelle gonfie di cibo, ad esempio, non possono essere utilizzate dai piccioni in quanto – incapaci di compiere equilibrismi – si limitano a becchettare gli avanzi che cadono al suolo. Sistemate a dovere, le reticelle possono sfamare solo gli uccelli di piccole dimensioni che riescono ad aggrapparvisi ma, stando ad alcune segnalazioni, le maglie potrebbero intrappolare le zampette dei soggetti già allo stremo e causarne la morte. Le mangiatoie non intrappolano e risolvono il problema, ma sono adatte anche agli ospiti più grandi, prepotenti e soprattutto indesiderati. La foto sotto mostra una soluzione ottimale: l’accesso alla mangiatoia è stato ristretto per evitare l’ingresso degli ingordi piccioni.
A cura di Franco Gray (All’anagrafe: Franco Bertola) – Continua
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