L’orticello, il campetto, l’albero da frutto all’angolo del giardino rappresentano risorse. La loro gestione può riservare parecchie sorprese: alcune piacevoli, altre problematiche…
L’orto e il giardino forniscono alimenti e ospitano anche chi non li coltiva: le piantine “divorate” ne sono la triste prova. Tra i flagelli degli orti troviamo le specie di recente introduzione: in molti casi sono arrivate da lontano come “autostoppiste” durante il trasporto delle merci. Le specie alloctone, soprattutto nei primi anni del loro insediamento, sono prive di nemici naturali: di conseguenza si moltiplicano a dismisura e possono costituire un serio problema. Tra gli ospiti indesiderati troviamo le limacce rosse: quando arrivano… le sorprese spiacevoli non mancano. Le piantine ancora tenere, insieme ai semi che germogliando mostrano il primo verde, sono il loro cibo preferito ma è facile scovarle mentre si nutrono di animali in decomposizione. Per combatterle è necessario conoscerne i gusti alimentari e le abitudini.
Foto in alto a sinistra: una chiocciolina (Cepaea hortensis) su una rosa barbuta. La piccola lumaca se ne sta tranquilla negli angoli umidi e tra i cespugli, esce con il tempo umido e si nutre di poco. La presenza di questi piccoli Molluschi con guscio – tipici degli orti dei giardini – passa quasi inosservata e in genere non crea danni ai fiori e alle coltivazioni.
Se è vero che le lumache possono convivere con le piante coltivate senza creare grossi problemi, è altrettanto vero che non tutte le specie di molluschi sono le benvenute.
Ospiti sgraditi e commensali indesiderati: le limacce rosse
Stando alla mia esperienza le limacce rosse risalgono le colline al ritmo di circa cento/duecento metri per ogni annata agraria, ma il loro spostamento dalla zona in cui si sono insediate alle coltivazioni vicine è favorito dal trasporto di materiale, soprattutto se si tratta di di concime organico. In effetti questi invertebrati depongono le loro uova nel terriccio usato per fertilizzare le colture e da lì, comportandosi come “viaggiatori”, finiscono rapidamente dove prima proprio non erano presenti…
Foto in alto: la riproduzione delle limacce rosse – A sinistra due limacce che iniziano i rituali della riproduzione, con un terzo incomodo che tenta di intromettersi. La foto a destra mostra invece l’estroflessione degli organi riproduttivi e la fecondazione. Le “rosse” – come del resto le chiocciole e le altre limacce – sono animali ermafroditi: siccome ogni individuo presenta gli organi genitali maschili e femminili, entrambi i soggetti fotografati deporranno le uova. Le uova saranno espulse da un lato del capo in un luogo umido e riparato…
Foto a lato: uova di limaccia rossa deposte nel terreno soffice, sotto un sasso piatto, in un luogo fresco e umido. Ne usciranno lumachine già formate. Fiori, profumi e sapori negli orti familiari sono messi a rischio da questi “sgraditi ospiti” che è difficile combattere con i tradizionali prodotti chimici senza che il loro impiego crei dannose ripercussioni sul resto dell’ambiente. Le esche avvelenate destinate alle limacce, ad esempio, lasciano residui nel terreno ed entrano nella catena alimentare.
Insinuandosi tra le piantine più tenere o in fase germinativa con la frescura della notte le lumachine usciranno dai loro rifugi e in molti casi la mattina seguente delle piante più tenere e appetibili rimarrà ben poco. Alcune piante saranno invece risparmiate perché giudicate inappetibili. I fiori dell’Arum – come mostra il paragrafo successivo – costituiranno invece un potente richiamo.
Arum in fiore: un’attrattiva per le lumache rosse…
Foto in alto: Arum italicum – A sinistra il fiore appena sbocciato: siamo alla metà di maggio. A destra i frutti maturi della tarda estate.
Un richiamo irresistibile – la foto a sinistra mostra il fiore di Arum e le piccole limacce che, nella notte, vi si sono insediate. Nate da poco e difficilmente individuabili viste le loro dimensioni, sono state attirate nello spadice dall’odore che la pianta emana per attirare gli agenti impollinatori
Il fiore dell’Arum italicum (pianta tossica conosciuta anche come Giagaro, Pan di Serpe etc.) emana un tenue odore che- oltre agli insetti pronubi – attira pure le lumache rosse. Di conseguenza può rivelarsi provvidenziale per individuare le più piccole in quanto queste si radunano all’interno dello spadice. In questo modo il fiore diventa una trappola inesorabile per le piccole limacce che, nate da poco, in genere sfuggono anche agli occhi più attenti.
La pianta fiorisce alla metà di maggio. Per trasformarla efficacemente in uno strumento di cattura di questi indesiderati ospiti va lasciata crescere in un luogo fresco e umido.
Oltre alle poco gradite limacce, sotto le pietre e le tavole di legno troveranno rifugio anche altri animaletti e, tra questi, i loro più temibili nemici.
Una trappola ecologica
Allontanare le lumache rosse dall’orto e dal giardino: una speranza. I sacri testi di orticultura, gli utenti della Rete e le Ditte che producono esche attira-lumache sono talmente prodighi di consigli che anche il più breve dei riassunti occuperebbe troppo spazio. Ogni ambiente ha situazioni sue proprie, ma una “casa delle lumache” – può essere ricavata con facilità disponendo presso le piante di Arum qualche sasso piatto, una tavola di legno e un po’ di terriccio: le quasi invisibili “divoratrici della notte” lo eleggeranno a dimora e vi deporranno le uova. Perché cercarle (impresa ardua e a volte infruttuosa) quando possiamo tranquillamente fare in modo che arrivino da sole dove posso essere individuate senza fatica? Se poi consideriamo che le limacce rosse si lasciano tentare facilmente di piaceri della carne (sono cannibali)… qualche osso fresco protetto (ad esempio) da un coppo costituirà un’attrattiva molte forte, soprattutto per gli esemplari di maggiori dimensioni. Gli spadici dell’Arum che cresce vicino alla già citata “casa delle lumache” saranno invece il richiamo degli esemplari più piccoli: le lumachine nate da poco sfuggono allo sguardo più attento, ma non sanno resistere al loro odore. Cogliendo un fiore, le potremo portare lontano…
Franco Gray (all’anagrafe: Franco Bertola)
L’argomento “Orti e Giardini” continua con altre esperienze…
Vai a Orti e giardini: alleati preziosi – Nella foto a lato: Nell’orto di Giovanni, le foto del vecchio camoscio venuto a tenergli compagnia. Siamo in un orto di montagna, in Alta Valsesia
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