Inferno, canto XXVIII
Or di’ a fra Dolcin dunque che s’armi,
tu che forse vedrai lo sole in breve,
s’egli non vuol qui tosto seguitarmi,
sì di vivanda, che stretta di neve
non rechi la vittoria al Noarese,
ch’altrimenti acquistar non sarìa lieve.
(Inferno, XXVIII, 55-60)
Con queste parole, Dante dipinge la tragica fine di Dolcino. L’interesse per fra’ Dolcino ha radici antiche: la sua vicenda umana si è svolta proprio in casa nostra e ora – a più di settecento anni di distanza – ancora se ne parla, sia pure per descrivere il sentiero che da lui prende il nome. Continua a leggere